Grazie mille per mettere nero su bianco i pensieri nascosti di ogni madre. Io sono stata fortunata perché la mia migliore amica diventata madre prima di me mi ha sempre detto la nuda e cruda verità (il parto non è niente in confronto all’allattamento, non ti aspettare di amare tuo figlio subito, non sentire i consigli di nessuno, nemmeno di tua madre, sbaglia ma sbaglia con la tua testa, ecc) e in un minimo sono arrivata “preparata” e soprattutto “consapevole” che non è tutto rosa e fiori e che probabilmente non lo sarà mai. Ad oggi con l arrivo della seconda figlia mi rendo conto poi che veramente io ho bisogno di tempo per carburare, per imparare ad amare perché (so che è brutto da dire ma so anche che qui si può parlare senza essere giudicate) mi rendo conto di non amarla ancora come il primo. Ma so per certo che è questione di tempo e che ho solo bisogno di conoscerla e di conoscermi di nuovo meglio ora che sono mamma bis. Perché poi si apre un altro capitolo riguardante la genitorialità bis, che tutti pensano sia un copia e incolla della prima ma anche qui non é assolutamente vero ma ti resetti di nuovo e cambi ancora e ancora…
Voglio parlare anche di questo, sento di avere qualcosa da dire, soprattutto adesso che, adolescenti, si chiedono spesso come sarebbe la loro vita se fossero figlie uniche (soprattutto la prima, ovviamente)
Che bellissimo pezzo! Leggendoti mi è venuto in mente che l’unica volta che ho tenuto in braccio un bambino (per la foto) non ero che una bambina anche io, un’altra bambina senza bambole né istinto. Ma con gatti, e la ferma ambizione di diventare un giorno come Madame degli Artistogatti. Altro che principi.
Che preziosissima condivisione! Uno dei traumi che più mi hanno segnato nella mia seppur giovane maternità è stato in assoluto l'allattamento. "Vedrai che momento magico", ti dicono. Nessuno ti prepara a quanto le ragadi possono essere dolorose, alla lotta che si produce nel tuo cervello tra il tuo dolore fisico e la necessità di nutrire la creatura. Perché in fondo, se vuoi sentirti una brava mamma, devi voler allattare. Nonostante tutto. Immagino faccia parte del famoso istinto materno...
Grazie per la tua bellissima condivisione. Io sono sempre stata una bambina che amava giocare con le bambole e prendersi cura di loro; sono diventata istruttrice per bambini prima di ginnastica ritmica e poi di nuoto ed ho sempre pensato che se avessi avuto dei figli miei tutto sarebbe stato più facile visto la mia passione...ma...ammetto che dopo il primo parto mi sono sentita persa proprio come te! Nessuno ci insegna ad essere madri e i figli non sono bambole che puoi prendere e posare dove e quando vuoi, sono un dono che ci fa crescere come donne ed ogni nascita ci aiuta in questo percorso. Oggi sono in attesa del mio quinto figlio, dedico ogni momento della mia giornata a loro e sono felice per tutto quello che la vita mi ha riservato, anche se a volte non è proprio come nei miei giochi di bambina.
Grazie per gli spunti di lettura, ne farò tesoro e grazie ancora per le tue parole.
Grazie mille per mettere nero su bianco i pensieri nascosti di ogni madre. Io sono stata fortunata perché la mia migliore amica diventata madre prima di me mi ha sempre detto la nuda e cruda verità (il parto non è niente in confronto all’allattamento, non ti aspettare di amare tuo figlio subito, non sentire i consigli di nessuno, nemmeno di tua madre, sbaglia ma sbaglia con la tua testa, ecc) e in un minimo sono arrivata “preparata” e soprattutto “consapevole” che non è tutto rosa e fiori e che probabilmente non lo sarà mai. Ad oggi con l arrivo della seconda figlia mi rendo conto poi che veramente io ho bisogno di tempo per carburare, per imparare ad amare perché (so che è brutto da dire ma so anche che qui si può parlare senza essere giudicate) mi rendo conto di non amarla ancora come il primo. Ma so per certo che è questione di tempo e che ho solo bisogno di conoscerla e di conoscermi di nuovo meglio ora che sono mamma bis. Perché poi si apre un altro capitolo riguardante la genitorialità bis, che tutti pensano sia un copia e incolla della prima ma anche qui non é assolutamente vero ma ti resetti di nuovo e cambi ancora e ancora…
Voglio parlare anche di questo, sento di avere qualcosa da dire, soprattutto adesso che, adolescenti, si chiedono spesso come sarebbe la loro vita se fossero figlie uniche (soprattutto la prima, ovviamente)
Che bellissimo pezzo! Leggendoti mi è venuto in mente che l’unica volta che ho tenuto in braccio un bambino (per la foto) non ero che una bambina anche io, un’altra bambina senza bambole né istinto. Ma con gatti, e la ferma ambizione di diventare un giorno come Madame degli Artistogatti. Altro che principi.
Mia figlia Penelope ha detto ieri: io non avrò figli, ma sicuramente avrò molti gatti <3
Come la capisco!
Che preziosissima condivisione! Uno dei traumi che più mi hanno segnato nella mia seppur giovane maternità è stato in assoluto l'allattamento. "Vedrai che momento magico", ti dicono. Nessuno ti prepara a quanto le ragadi possono essere dolorose, alla lotta che si produce nel tuo cervello tra il tuo dolore fisico e la necessità di nutrire la creatura. Perché in fondo, se vuoi sentirti una brava mamma, devi voler allattare. Nonostante tutto. Immagino faccia parte del famoso istinto materno...
L'allattamento, un capitolo (lunghissimo) a parte...
Grazie per la tua bellissima condivisione. Io sono sempre stata una bambina che amava giocare con le bambole e prendersi cura di loro; sono diventata istruttrice per bambini prima di ginnastica ritmica e poi di nuoto ed ho sempre pensato che se avessi avuto dei figli miei tutto sarebbe stato più facile visto la mia passione...ma...ammetto che dopo il primo parto mi sono sentita persa proprio come te! Nessuno ci insegna ad essere madri e i figli non sono bambole che puoi prendere e posare dove e quando vuoi, sono un dono che ci fa crescere come donne ed ogni nascita ci aiuta in questo percorso. Oggi sono in attesa del mio quinto figlio, dedico ogni momento della mia giornata a loro e sono felice per tutto quello che la vita mi ha riservato, anche se a volte non è proprio come nei miei giochi di bambina.
Grazie per gli spunti di lettura, ne farò tesoro e grazie ancora per le tue parole.